Olio d’oliva autentico e di qualità, grazie al progetto OLEUM

Ultima modifica : 17 February 2021
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    Soluzioni innovative per garantire la qualità e l’autenticità dell’olio d’oliva e combattere i tentativi di frode, dalle miscelazioni illegali ai “finti extravergine”. È il risultato del lavoro portato avanti nell’ambito di OLEUM, progetto europeo coordinato da Tullia Gallina Toschi, professoressa al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Bologna. Il progetto è stato finanziato con 5 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020 e ha coinvolto 21 partner internazionali, provenienti da 15 paesi europei ed extra-europei.

    Si stima che le frodi alimentari e i casi di contraffazione a livello globale generino ogni anno un giro d’affari da 30 miliardi di dollari. Pratiche illegali che spesso affliggono anche il settore dell'olio d'oliva, minando la fiducia dei consumatori e la reputazione di un prodotto simbolo, archetipo della qualità enogastronomica e nutrizionale della dieta mediterranea.

    Per rispondere a questa minaccia, nel corso di un lavoro durato quattro anni, OLEUM ha messo a punto soluzioni innovative (e perfezionato tecniche già esistenti) grazie alle quali è ora possibile controllare che la qualità dell'olio d'oliva sia coerente con quanto dichiarato dai produttori, smascherando così alterazioni e miscelazioni illegali, e controllandone l’origine geografica. 

    “Partendo da singoli elementi di controllo della qualità e dell’autenticità siamo arrivati a costruire una visione d'insieme dell’olio d’oliva che si potrebbe definire 'biometrica', spiega la professoressa Tullia Gallina Toschi. Si trattava di una sfida difficile, che OLEUM è riuscito a vincere seguendo un approccio incrementale, semplice e robusto, distillando gradualmente nuovi elementi di complessità per arrivare ad una nuova sintesi efficace ed evitando ogni facile sensazionalismo”.

    I risultati ottenuti dal progetto saranno presentati nel corso di una conferenza online in programma per mercoledì 17 e giovedì 18 febbraio. Un evento aperto a tutti che permetterà di conoscere da vicino l’impatto delle soluzioni di OLEUM nel settore dell’olio di oliva a livello europeo.

    Gli strumenti messi a punto dagli studiosi sono stati infatti validati in conformità con gli standard internazionali utilizzati dai laboratori che si occupano di questo tipo di analisi, e sono quindi pronti per essere inseriti nelle prossime linee guida e direttive che saranno sviluppate dall’Unione Europea.

    Il lavoro del consorzio di OLEUM ha inoltre permesso di creare l’OLEUM Network: una rete che connette a livello internazionale il patrimonio di conoscenze e di strumenti per l'analisi e l'autenticazione degli oli d'oliva. Nel corso del progetto, infatti, laboratori di tutto il mondo hanno avuto la possibilità di partecipare ad una serie di corsi di formazione e di workshop durante i quali sono stati condivisi i risultati e le novità ottenuti da OLEUM. L’OLEUM Network è oggi una rete in continua crescita, che permette a tutti gli attori coinvolti di confrontarsi sui metodi da utilizzare per il contrasto alle frodi e proteggere quindi la qualità dell'olio d'oliva.

    Infine, il progetto ha dato vita all’OLEUM Databank: un database digitale che contiene tutti i dati ottenuti nel corso dei quattro anni di lavoro del consorzio OLEUM. Uno strumento che offre documenti e dati convalidati su cui i laboratori possono contare per valutare la qualità e l'autenticità dei campioni, favorendo così un approccio condiviso a livello internazionale per verificare la conformità degli oli d'oliva.

    FINE

    Il Progetto OLEUM

    Il progetto europeo H2020 OLEUM, coordinato dalla professoressa Tullia Gallina Toschi, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell'Alma Mater, ha una durata di quattro anni.

    Il progetto, che coinvolge venti partner internazionali, provenienti da quindici paesi europei ed extra-europei, ha un budget di cinque milioni di euro, il più alto mai stanziato in Europa su questa linea di ricerca.

    I partner internazionali di ricerca e industriali condividono le proprie competenze relative all’analisi degli alimenti, alla legislazione alimentare, all’ingegneria industriale, alla bioinformatica e alla comunicazione. OLEUM è stato finanziato dal programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione (HORIZON 2020), nell’ambito della seconda sfida per la società e la bioeconomia.

    Contatti 

    Davide Carrino - Media Manager
    European Food Information Council (EUFIC)
    email: davide.carrino@eufic.org
    Tel : +32 483 67 31 98

    Matteo Benni Press Office
    Alma Mater Studiorum Università di Bologna
    email: matteo.benni@uinibo.it
    Tel: +39 051 2099 327

    Tullia Gallina Toschi - OLEUM Project Coordinator
    Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
    email: oleum@unibo.it
    Tel: +39 0547 33 8116