Strategia “Dal produttore al consumatore” dell’UE: possiamo rendere il sistema alimentare europeo più sano e sostenibile?

Ultima modifica : 07/03/2022
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    Nel 2050 il mondo avrà 10 miliardi di bocche da sfamare. Allo stesso tempo, dovremo affrontare le più grandi sfide ambientali, climatiche e sanitarie della storia dell'umanità.1 Come possiamo nutrire la futura popolazione mondiale senza esaurire ulteriormente il nostro pianeta? Come possiamo garantire l'accesso a cibo sufficiente, sicuro e nutriente per tutti? E come possiamo mantenere il cibo a prezzi accessibili come parte di una catena di approvvigionamento equa? Queste sono le grandi questioni da risolvere. La strategia "Dal produttore al consumatore" (F2F, dall'inglese “Farm to Fork”) della Commissione europea2 mira ad accelerare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente.

    Qual è la strategia "Dal produttore al consumatore"? Quando è stata introdotta?

    La strategia F2F è stata lanciata il 20 maggio 2020 e fa parte del Green Deal europeo, una tabella di marcia che vuole trasformare l'Unione Europea (UE) nella prima regione climaticamente neutra entro il 2050. La F2F è una strategia completa su un orizzonte di 10 anni che mira a stabilire soluzioni eque e sostenibili per la produzione e il consumo di cibo, riconciliando ciò che mangiamo con le capacità del nostro pianeta. Intende ridurre l'impatto ambientale e climatico del modo in cui produciamo e consumiamo cibo, garantire la sicurezza alimentare e la salute dei cittadini attraverso l'accesso a cibo sufficiente, nutriente e sostenibile, e preservare l'accessibilità degli alimenti generando nel contempo ritorni economici più equi per tutti i soggetti coinvolti nella catena di fornitura. È la prima volta che l'Unione Europea (UE) propone un approccio così olistico alla transizione verso sistemi alimentari sostenibili, fornendo misure e obiettivi per ogni fase della filiera alimentare, dalla produzione alla trasformazione, dalla distribuzione al consumo.2

    Come funziona la strategia "Dal produttore al consumatore"?

    La strategia F2F ha sei obiettivi principali2:

    • Garantire una produzione alimentare sostenibile;
    • Garantire la sicurezza degli alimenti;
    • Stimolare pratiche sostenibili di trasformazione alimentare, commercio all'ingrosso, al dettaglio, ospitalità e servizi di ristorazione;
    • Promuovere un consumo alimentare sostenibile e facilitare il passaggio a diete sane e sostenibili;
    • Ridurre la perdita e lo spreco di cibo;
    • Combattere la frode alimentare lungo la filiera.

    Per consentire all'UE di raggiungere propositi tanto ampi, la strategia delinea anche una serie di obiettivi concreti da raggiungere in ciascuna area. Per esempio, entro il 2030, il 25% del totale dei terreni agricoli deve essere coltivato biologicamente, l'uso di sostanze chimiche e alcuni pesticidi in agricoltura dovrebbe essere ridotto del 50% e le vendite nell'UE di antimicrobici per gli animali da allevamento e l'agricoltura dovrebbero essere ridotte del 50%.

    Il piano delinea anche diverse azioni che la Commissione europea (CE) dovrà intraprendere nei prossimi anni per consentire agli attori del sistema alimentare di raggiungere questi obiettivi. Per esempio, per garantire una produzione alimentare sostenibile, la Commissione ha definito un piano d'azione per incentivare il settore agricolo a impegnarsi in pratiche come il sequestro del carbonio (cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica dall'atmosfera per impedirle di riscaldare l'atmosfera) e metodi di coltivazione che promuovono la biodiversità. Al fine di favorire il passaggio a diete sane e sostenibili, la Commissione proporrà norme e quadri per l'etichettatura degli alimenti, per consentire ai consumatori di compiere scelte alimentari attente alla salute e sostenibili. Per ridurre la perdita e lo spreco di cibo, si proporrà una revisione delle norme dell'UE sull'indicazione della data ("data di scadenza" e "da consumarsi preferibilmente entro") per migliorarne l'uso e la comprensione.

    Insieme, tutte queste azioni mirano a fare del sistema alimentare dell'UE uno standard globale per la sostenibilità. Entro la metà del 2023, la strategia sarà riesaminata per verificare se le azioni intraprese sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi previsti o se saranno necessarie ulteriori disposizioni2.

    Che implicazioni ha la strategia "Dal produttore al consumatore" sul futuro del cibo in Europa?

    La strategia F2F è una tabella di marcia ambiziosa verso un sistema alimentare più sostenibile. Tuttavia, affinché diventi un vero punto di svolta, è necessario far fronte a diverse sfide. Una questione fondamentale nella sua attuazione è che la Commissione non ha ancora definito chiaramente il concetto e i principi generali dei sistemi alimentari sostenibili. Senza una comprensione condivisa di questo concetto multidimensionale, è difficile formulare obiettivi coerenti, un approccio sistemico appropriato e chiari impegni concreti necessari per tutte le parti interessate.3 La CE sta sviluppando una legislazione quadro sui sistemi alimentari sostenibili per sostenere l'attuazione della strategia, che ha intenzione di proporre entro la fine del 2023.

    Un'altra sfida importante è che la strategia F2F stabilisce obiettivi chiari da raggiungere entro il 2030 in alcune aree (per esempio sull'uso di pesticidi e sull'agricoltura biologica), prevedendo tuttavia obiettivi meno concreti in altri ambiti. Inoltre, alcuni obiettivi riguardano una parte specifica del sistema alimentare ma non affrontano esplicitamente le potenziali conseguenze su altre aree del sistema alimentare stesso (per esempio, mirare alla produzione biologica per il 25% dei terreni avrà anche impatti sulla gestione post-raccolta, sulla logistica, sui piani aziendali di vari attori del sistema alimentare, sulla distribuzione, sulla vendita al dettaglio e così via). La strategia è anche stata oggetto di critiche per non aver affrontato argomenti come le tecniche di editing genetico e la biotecnologia. Inoltre, sono state espresse preoccupazioni sulla mancanza di ambizione tra gli Stati membri nel tradurre la strategia F2F in legislazione e, successivamente, in piani d'azione.4

    Il coinvolgimento e l'impegno di tutte le parti interessate, compresi i produttori alimentari, chi si occupa della trasformazione degli alimenti, i rivenditori e i consumatori europei, sono fondamentali per attuare con successo la strategia e determinare un vero cambiamento sostenibile nel sistema alimentare europeo. Poiché si prevede il completamento di diverse azioni abilitanti entro il 2024, è ancora molto il lavoro da fare. Saranno necessari un forte impegno da parte degli Stati membri dell'UE, un coordinamento multilivello tra l'UE e i governi degli Stati membri, con una maggiore cooperazione interistituzionale e intra-istituzionale, per garantire che la strategia "Dal produttore al consumatore" dell'UE esprima tutto il suo potenziale.

    References

    1. Willett, W., Rockström, J., Loken, B., Springmann, M., Lang, T., Vermeulen, S., ... & Murray, C. J. (2019). Food in the Anthropocene: the EAT-Lancet Commission on healthy diets from sustainable food systems. The Lancet, 393(10170), 447-492.
    2. European Commission Communication COM/2020/381 (2020). Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions: A Farm to Fork Strategy for a fair, healthy an
    3. European Commission SCAR SWG Food Systems Policy Brief (2019) The added value of a Food Systems Approach in Research and Innovation. Luxembourg: Publications Office of the European Union.
    4. Schebesta, H., & Candel, J. J. L. (2020). Game-changing potential of the EU’s Farm to Fork Strategy. Nature Food, 1(10), 586–588.
    5. SAPEA, Science Advice for Policy by European Academies. (2020) A sustainable food system for the European Union. Berlin: SAPEA.