Che cos’è il Codex Alimentarius

Ultima modifica : 01/07/2004
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    Il Codex Alimentarius è, traducendo letteralmente dal latino, un "codice alimentare". Comprende una serie di standard di sicurezza di carattere generale e specifico che sono stati formulati con l’obiettivo di tutelare la salute del consumatore e garantire la correttezza del commercio alimentare. I cibi immessi sul mercato per il consumo locale o per l’esportazione devono essere sicuri e di buona qualità. Inoltre, non devono contenere organismi vettori di malattie che potrebbero danneggiare gli animali o le piante nei paesi che li importano.

    Il Codex Alimentarius è stato istituito negli anni ’60, grazie alla cooperazione tra due organizzazioni delle Nazioni Unite: l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con l’obiettivo di guidare e promuovere l’elaborazione e l’applicazione di definizioni e requisiti per gli alimenti, incoraggiarne l’armonizzazione e, così facendo, favorire il commercio internazionale. La maggior parte della popolazione mondiale vive nei 170 paesi che sono membri del Codex Alimentarius e che quindi partecipano alla definizione degli standard qualitativi e molto spesso all’implementazione degli stessi a livello nazionale e regionale.

    Il Codex è un punto di riferimento utilizzato su scala internazionale

    Pur non essendo legalmente vincolanti, gli standard qualitativi adottati dal Codex Alimentarius hanno notevole peso e sono ampiamente riconosciuti in quanto basati su una solida documentazione scientifica. Ove opportuno, l’Organizzazione Mondiale per il Commercio fa riferimento agli standard del Codex nella soluzione di controversie commerciali che interessano generi o prodotti alimentari. Tali standard sono quasi sempre un punto di partenza per le leggi e le norme nazionali e regionali.

    L’influenza del Codex Alimentarius si estende a tutti i continenti e il suo contributo alla tutela della salute pubblica e alla correttezza del commercio alimentare è immenso.

    Gli standard del Codex possono essere generici o riguardare un prodotto specifico

    Nel Codex Alimentarius vi sono migliaia di norme e standard, da quelle di carattere generale, che si applicano a tutti gli alimenti, a quelle specifiche per un determinato alimento o prodotto. Le norme generali riguardano l’igiene, l’etichettatura, i residui di pesticidi e di farmaci veterinari, l’ispezione di importazioni, esportazioni e sistemi di certificazione, i metodi di analisi e campionatura, gli additivi alimentari, i contaminanti, l’alimentazione e i cibi per speciali usi dietetici. Vi sono inoltre norme specifiche per tutti i tipi di alimenti e prodotti alimentari: frutta e verdura fresca, surgelata e lavorata, succhi di frutta, cereali e legumi, grassi e oli, pesce, carne, zucchero, cacao e cioccolato, latte e latticini.

    Come vengono preparati gli standard?

    Il Codex Alimentarius è gestito dalla Commissione per il Codex Alimentarius, un organismo intergovernativo in cui tutti gli stati membri hanno un voto. Vari comitati specialistici sono preposti all’elaborazione degli standard, che vengono poi approvati dalla Commissione per il Codex. Il processo di definizione di una norma si avvia quando un governo nazionale, o un comitato della Commissione per il Codex, propone lo sviluppo di uno standard su un particolare problema o prodotto alimentare. Se la Commissione per il Codex (o il suo Comitato Esecutivo) decide che è necessario fissare uno standard, la Segreteria della Commissione redige una bozza e la diffonde agli Stati membri per una valutazione. I commenti sono quindi riesaminati dal comitato competente, che può presentare il testo come bozza di standard alla Commissione per il Codex. Se la Commissione la approva, la bozza viene inviata ai governi con una procedura per fasi successive, mediante la quale la bozza finale diventa un nuovo standard del Codex.

    Il procedimento, che prevede dai cinque agli otto step, può richiedere vari anni ed è impostato in modo da riscuotere il più ampio consenso possibile dagli Stati Membri.

    Nel frattempo, il comitato competente, affiancato dalla Segreteria, modifica e adatta i particolari sulla base delle richieste. A volte, possono essere ripetute alcune fasi. Una volta approvato dalla Commissione per il Codex, lo standard è aggiunto al Codex Alimentarius: il "codice alimentare" del mondo.

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