Produzione degli alimentii: alimenti sicuri nella catena alimentare mondiale

Ultima modifica : 27/10/2014
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    Le aspettative dei consumatori verso i prodotti alimentari sicuri, di alta qualità ed economici sono elevate. Questo articolo si concentra sugli sforzi di tutti gli investitori nella catena di approvvigionamento alimentare per assicurare che solo alimenti sicuri e di qualità raggiungano il mercato e discute le sfide della catena di approvvigionamento alimentare mondiale.

    Che cos’è la sicurezza alimentare? 

    La sicurezza alimentare è un concetto secondo cui ‘il cibo non danneggerà il consumatore fintanto che vengano seguite le linee guida sull’utilizzo quando viene preparato o mangiato’.1 Il cibo che mangiamo è meno esposto a certi rischi rispetto al passato dato che sono migliorate le misure di gestione del rischio per prevenirli e controllarli (ad es. attraverso metodi di conservazione come la pastorizzazione, più elevati standard di igiene, migliori condizioni di conservazione e spedizione e un miglior uso della pratica degli agrochimici).2,3 

    La risposta europea alle tematiche sulla sicurezza alimentare 

    L’ UE ha aumentato la propria attenzione sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi in seguito a gravi incidenti come il primo caso confermato di Encefalopatia Spongiforme Bovina (“malattia della mucca pazza”) in Inghilterra nel 1986, la contaminazione con diossina dei mangimi e degli alimenti in Belgio (1999) e le aflatossine nei pistacchi (1998).4,5 E’ stato sviluppato un approccio integrato che si focalizza sulla valutazione dei rischi e sono state poste in essere nuove regole che richiedono tracciabilità, igiene, analisi dei rischi e controllo dei punti critici (hazard analysis critical control points, HACCP) e il ritiro di prodotti non sicuri dal mercato. Una nuova e indipendente Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea è stata istituita (2002) per supportare la valutazione dei rischi sugli alimenti e i mangimi.5-7 La sicurezza alimentare rimane una delle maggiori priorità per i governi e il settore privato in Europa. 

    La sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa dalla fattoria alla forchetta; si affida agli sforzi di ciascuno coinvolto nella catena alimentare (produzione agricola, trasporto, produzione alimentare e consumo). I produttori alimentari attraverso la catena alimentare sono obbligati ad operare sistemi di gestione della sicurezza alimentare efficaci (sistemi di prevenzione dei rischi), come l’HACCP, buone pratiche di fabbricazione (good manufacturing practice, GMP) o buone pratiche agricole (good agricultural practice, GAP). Questo deve essere supportato da programme essenziali, per esempio, l’addestramento del personale, pulizia efficace e sanificazione, controlli degli allergeni, controllo dei parassiti, monitoraggio continuo e programmi di valutazione.8-10 Le ispezioni sulla sicurezza alimentare assicurano che queste pratiche siano eseguite in modo costante ed efficace.1,11 I consumatori hanno anche bisogno di essere consapevoli di e praticare comportamenti di sicurezza alimentare nelle proprie vite quotidiane (ad es. seguendo le istruzioni di conservazione e di cottura, controllando le date di scadenza sugli alimenti e praticando una buona igiene della cucina e personale). 

    I benefici e gli inconvenienti della catena di approvvigionamento alimentare 

    L’industria alimentare europea non è isolata, ma piuttosto è parte di una catena di approvvigionamento mondiale complessa, che cresce, lavora e consegna gli alimenti. Questo permette all’industria di fornire alimenti freschi ed economici al consumatore tutto l’anno. Per i produttori di alimenti, l’approvvigionamento dei prodotti a livello internazionale permette un risparmio e una fornitura continua degli ingredienti. 

    Oltre a questi vantaggi si sono aggiunte complessità e sfide per assicurare che gli alimenti siano prodotti igienicamente e in sicurezza in regioni geograficamente distanti, e che rimangano sicuri per il consumo finchè non raggiungano i consumatori. Catene di rifornimento più lunghe aumentano i tempi di trasporto, il rischio di danno, deterioramento generale della qualità o persino perdita di merci durante il trasporto. Sono necessari sforzi considerevoli per tracciare efficacemente i prodotti attraverso queste complesse catene di rifornimento.7 

    La frode alimentare, una pratica illegale spesso guidata da interessi finanziari, può essere una prova aggiuntiva per la sicurezza alimentare. Mentre la frode alimentare non compromette necessariamente la sicurezza degli alimenti, alcuni incidenti di frode alimentare (ad es. adulterazione della formula del latte per neonati con melamina in Cina, 2008) hanno avuto gravi conseguenze per la salute pubblica. Altri incidenti di frode alimentare mostrano le vulnerabilità nei sistemi di assicurazione qualità della catena di approvvigionamento (ad es. diluizione dell’olio di girasole e di oliva con olii economici, miscela non dichiarata di sciroppo di glucosio e miele, adulterazione di prodotti carnei con carni più economiche e adulterazione del riso Basmati con varietà di riso più economiche). La Commissione Europea ha proposto un piano di azione per rafforzare i controlli e affrontare la frode alimentare nella catena di approvvigionamento alimentare europea.12-14 

    Standard e pratiche di sicurezza alimentare 

    Dal 1963, la Codex Alimentarius Commission ha fornito una serie di standard alimentari internazionali (ad es. ‘General Standard for Food Additives’), linee guida (ad es. ‘Guidelines for Food Import Control Systems’) e codici di procedure (ad es. ‘Code of Practice for the Prevention and Reduction of Aflatoxin Contamination in Tree Nuts’). Le norme del Codex costituiscono spesso la base per la legislazione nazionale, che favorisce l’armonizzazione internazionale della legislazione sulla sicurezza alimentare e supporta l’obiettivo di assicurare ‘cibo sicuro e buono per chiunque - ovunque’.15-17 

    Continua… 

    In questo articolo abbiamo spiegato come la sicurezza alimentare possa essere realmente assicurata attraverso sistemi di gestione della sicurezza alimentare, misure per assicurare controlli efficaci, grazie agli sforzi di tutti quelli coinvolti dalla fattoria alla forchetta. Nel prossimo numero di Food Today, discuteremo la produzione ecosostenibile, essenziale in un mondo in cui diminuiscono le risorse naturali. 

    Ulteriori informazioni 

    Federal Institute for Risk Assessment (BfR)(2014). EU Food Safety Almanac. Berlin, Germany: Federal Institute for Risk Assessment (BfR).

    Bibliografia

    1. ISO22000 Food Safety Management Systems ISO22000:2005 (en) online browsing platform.
    2. EUFIC (2006). Food safety. EUFIC The Basics no 6.
    3. EUFIC (2013). Food allergens. EUFIC Review.
    4. European Commission (2000). White paper on Food Safety.
    5. European Commission (2007). 50 years of Food Safety in the European Union.
    6. EUFIC (2011). Food safety controls in the European Union. EUFIC Food Today no 79.
    7. EUFIC (2014). Food traceability: cornerstone of EU food safety policy. EUFIC Food Today no 91.
    8. Stier RF (2012). Prerequisite Programs Help Ensure Safety and Meet Auditor Scrutiny, Food Safety Magazine.
    9. EUFIC (2013). Food industry standards – focus on HACCP. EUFIC Food Today no 85.
    10. FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) website, Good Agricultural Practices.
    11. FAO (2010). Private food safety standards: their role in food safety regulation and their impact. Rome, Italy: FAO.
    12. Moore JC, Spink J & Lipp M (2012). Development and application of a database of food ingredient fraud and economically motivated adulteration from 1980 to 2010. Journal of Food Science 77(4):R118-R126.
    13. Johnson R (2014). Food fraud and “economically motivated adulteration” of food and food ingredients. USA: Congressional Research Service.
    14. EUFIC (2013). European Union Action Plan to tackle food fraud. EUFIC Food Today no 90.
    15. Codex Alimentarius website, Introduction section.
    16. Codex Alimentarius (2003). General principles of food hygiene. CAC/RCP 1-1969 Rev. 2003.
    17. Codex Alimentarius (2010) Code of practice for the prevention and reduction of aflatoxin contamination in tree nuts. CAC/RCP-2005 Rev. 2010.